Spesso, nel linguaggio comune, si tende a fare di tutta l’erba un fascio, soprattutto quando si ha a che fare con settori specifici che, di contro, utilizzano una terminologia particolare e ben nota (almeno agli esperti del settore). Eppure, come disse qualcuno, “le parole sono importanti”, anche quando di parla di pellami: è qui, infatti, che si fa spesso confusione tra due termini che solo all’apparenza sono uguali a sé stessi ma che, in realtà, di riferiscono a due categorie di prodotto che, seppure accomunate dall’appartenenza allo stesso settore, sono in realtà diverse tra loro. Parliamo, ovviamente, di cuoio e pelli.
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Ecco perché, in questo articolo, andiamo alla scoperta della differenza tra cuoio e pelle, per capire sia quali sono gli elementi distintivi di ciascuno (capendo, così, quando è corretto parlare di cuoio e quando, invece, di pelle), ma anche gli elementi che li accomunano; anche perché, come abbiamo già avuto modo di dire, non si tratta di due elementi opposti tra loro ma che, semplicemente, si differenziano per una serie di particolari tecnici che a breve vedremo assieme. Non perdiamo altro tempo, dunque, e andiamo alla scoperta di qual è la differenza tra cuoio e pelle.
Per farlo, iniziamo dalle definizioni. In origine, il termine cuoio indicava il pellame molto rigido conciato al vegetale che si impiegava per la realizzazione delle suole delle scarpe, mentre oggi è cuoio qualsiasi tipo di pellame conciato al vegetale. La parola pelle, invece, ha un’accezione molto più generica in quanto, al pari di pellame, indica in generale un materiale di origine animale che è stato semplicemente conciato oppure non ancora trattato, come la pelle grezza. Si tratta, insomma, di una macro categoria che include tutti quei materiali che derivano dal derma di un animale, tra cui, quindi, anche il cuoio.
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La differenza tra cuoio e pelle è, ça va sans dire, quella che abbiamo già avuto modo di tratteggiare dando una definizione di cuoio e pelli. Si tratta, infatti, di una differenza tecnica, dettata dal grado e dal tipodi lavoazione a cui il prodotto è sottoposto: mentre il cuoio è una pelle conciata al vegetale (oltre che una pelle molto rigida con la quale si fanno le suola delle scarpe), quello di pelle è termine generico e più ampio per indicare tutte le tipologie di pellame, siano esse conciate al cromo, all’allume, al vegetale o con il metodo della concia sintetica. Per traslato, poi, alcuni sostengono che con “pelle” si indica anche il pellame morbido e sottile, diverso da quello rigido del cuoio.
Nonostante, come abbiamo appena visto, esista una differenza tra cuoio e pelle, vigono, tuttavia, molti punti di contatto tra cuoio e pelli, soprattutto per quanto riguarda la fase produttiva. Entrambi infatti sono sottoposti prima ai lavori di riviera, che sono le operazioni chimiche e meccaniche preliminari alla concia, e poi alla concia vera e propria, che conferisce al derma le sue caratteristiche stabili. Successivamente è possibile passare alle fasi di riconcia, tintura ed eventualmente ingrasso e, infine, ai lavori di rifinizione, ovvero i ritocchi.
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